Mi presento! Sono Luca Valt, classe 1983. Sono laureato in Economia e gestione aziendale, ma il mio curriculum svaria dal manovale, al benzinaio, al commesso di negozio, poi ho fatto il contabile, l’import manager, l’analista per investimenti nel settore fotovoltaico, operaio nel settore alimentare…non ho mai amato la routine, ma adoro fare e vedere cose nuove.
Vivo a Predazzo, tra le magnifiche dolomiti trentine; appena riesco a mettere via due soldi, amo partire e visitare il mondo, spesso in solitaria.
Nell’ultimo anno mi sono accorto che il tempo vola davvero, e ho deciso di dare priorità ai miei sogni: vedere il mondo con lentezza. Ho rassegnato le dimissioni da un posto di lavoro che in tanti giustamente mi invidiavano e con l’aiuto di un paio di carissimi amici ho dato vita al mio progetto: almeno un anno di esperienze nuove in giro per il mondo tra viaggio e lavoro occasionale.
Perché questo blog?
Mi è sempre piaciuto raccontare agli amici, parenti e conoscenti le avventure vissute in viaggio negli anni passati. Sono esperienze che tutti vorrebbero fare, ma non tutti hanno la possibilità di farle. Dopo i miei ultimi due viaggi in Africa e in India, ho sentito il bisogno di fare una esperienza che vada oltre alle classiche due settimane di ferie, di vivere la gente e vivere i luoghi meravigliosi che esistono sul nostro pianeta, con una lentezza che non ho mai avuto la possibilità di avere. E visto che ci sono, posso far vedere alla gente che non può vederlo con i propri occhi com’è il mondo là fuori. Perché una cosa è raccontare, una cosa è la possibilità di far vedere. Io cercherò di fare entrambe le cose per quanto mi sarà possibile .
Il nome del blog, SENZA POSTO FISSO, l’ho trovato perfettamente in grado di sintetizzare il mio stato mentale di wonderlust, ossia di viaggiatore/sognatore senza mete, e il mio stato fisico concreto quello di lavoratore nomade e senza posto fisso.
Mi piace viaggiare “all’avventura” zaino in spalla, non mi sento un turista ma un viaggiatore, un piccolo esploratore, mi piace seguire non solo le principali mete turistiche ma anche quelle remote e insolite