E con oggi sono a 10 giorni senza cucinare….svogliato eh? In realtà no, non vedo l’ora di cucinarmi qualcosa. Da 15 giorni a questa parte in Mozambico, grazie a un accordo commerciale di cui non si conosce l’origine, il prezzo del gas delle classiche bombole da cucina è più che dimezzato; i locali ovviamente felicissimi di ciò, hanno fatto razzia di gas per le loro famiglie. Purtroppo la sfortuna ci vede abbastanza bene, e io sono restato senza gas proprio nel momento in cui tutti lo compravano. Così sono 10 giorni che nella città a me più vicina, Inhambane e anche nella capitale Maputo, non c’è traccia di gas. Forse lunedì….ma è già la seconda volta che aspetto il lunedì per sentirmi dire nuovamente “tal vez na segunda!“, forse lunedì.
Cosi si impara a vivere alla giornata. A mezzogiorno è così comodo mangiare al mercato dei locali: riso con pesce, pollo e erbette varie. Matapa de ortalicia, matapa de kakana, matapa de frango amenduin, pesce…In realtà è praticamente sempre la stessa specialità mascherata con gusti diversi. Adoro non tanto il loro cibo, ma stare con loro durante il pranzo, con le donne del mercato e con chi passa di la quotidianamente. Mi piace provar ogni giorno a parlare un pò meglio con loro il portoghese e perchè no, imparare qualche parole in bitonga, la lingua originale locale, facendo ridere tutti ogni volta che provo a ripetere una parola.
La cena è la parte triste della giornata. Non ho voglia di andare a mangiare fuori tutte le sere, un pò per non spendere troppo, e un pò perché una volta che torno a casa mi piace rimanerci. Le mie ultime cene sono state più o meno quelle dell’universitario medio, però in erasmus in Mozambico: panini, insalate, yogurt, macedonia in abbondanza: insomma una quasi triste dieta crudista e semi vegana. Una sera ho provato a farmi i noodles cuocendoli per 20 minuti nell’acqua del bollitore e mescolandoci assieme le spezie che avevo: pessima idea. Per fortuna qualche volta qualche amico mi invita a cena. Alla fine dei conti, nonostante tutto, io sto molto bene. Ho solo un pò di fame ogni tanto.
Mi ricordo ancora quando a 19 anni in Australia, dovevo scegliere tra spendere in cibo o spendere per comprare biglietti degll’autobus. Feci una scelta precisa (vino a autobus!!)…risultato -13 kg in due mesi. In questo caso invece sicuramente qualche chilo lo ho già perso ma vabbè…si sta bene cosi.
Rimango in attesa. In attesa che arrivi questo famoso lunedì e in attesa di cucinarmi una semplicissima pasta al pomodoro.